Legionella ancora presente nell’ospedale di Chieti
Un mese fa l’a ASL di Chieti aveva comunicato ufficialmente di una operazione anti legionella, intesa a debellare il pericoloso batterio dalla struttura ospedaliera. Questa volta, invece, la circolare diramata, e pubblicata dal quotidiano “Il Centro”, è riservata e interna. Ecco cosa dice: “Nell’ambito degli interventi pianificati per la gestione del rischio da legionella si informano SS.LL. che in data 1.7.2016 verrà effettuato un intervento tecnico di disinfezione dell’impianto idrico del corpo M (Cardiochirurgico) dell’ospedale, secondo le seguenti modalità ed orari: dalle 15 alle 20 dell’1/07/2016 l’intervento interesserà i piani dall’VIII all’XI. Dalle 20 dell’1/7 alle 7 del 2/7 l’intervento interesserà i piani dal III al VII. Durante i suddetti periodi devono rimanere chiusi i rubinetti di lavabi, docce, vasche, bidet, pozzetti etc… l’inosservanza di tale disposizione mette a rischio la riuscita dell’intervento. Al fine di garantire nel periodo l’approvvigionamento di acqua per pratiche assistenziali o altre necessità non alimentari è disponibile il numero telefonico 67 914. Deve essere garantita nelle aree interessate l’accessibilità in tutti i locali dove sono presenti rubinetti, doccia, lavabili, water etc… il riferimento è a studi, ambulatori, magazzini, depositi, aree tecniche etc… Eventuali porte chiuse saranno aperte forzatamente. Si informa che alla fine dell’intervento dai terminali potrebbero fuoriuscire residui solidi dovuti alle azioni chimiche del trattamento. Si consiglia di far scorrere l’acqua per almeno 5 minuti prima dell’utilizzo. Con successive note saranno comunicati i calendari e modalità degli interventi sugli altri corpi dell’ospedale“.
Questo il testo riservatissimo della circolare interna.
Il primo allarme legionella era del 31 maggio, quando, sempre la ASL; chiariva: “Sono stati avviati massicci interventi di bonifica degli impianti idrici, dopo che le analisi batteriologiche hanno evidenziato la presenza di microrganismi di legionella in alcuni rubinetti”. Questi controlli seguivano la morte di una donna di 69 anni affetta da tumore cerebrale. La donna era morta per complicanze della neoplasia, ma nelle urine della paziente erano state rinvenute tracce del batterio della Legionella.
A distanza di oltre un mese la legionella non avrebbe ancora abbandonato l’ospedale di Chieti, a differenza della trasparenza nelle operazioni di bonifica, che questa volta sono rimaste chiuse nei “cassetti” della direzione sanitaria.
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