Contaminazione da Legionella sulla nave Magnaghi
Abbiamo spiegato come il batterio della Legionella non si fermi davanti a nulla, se esiste dell’acqua, nemmeno davanti alla nostra forza navale nazionale.
Si è appreso di un messaggio – non classificato – inviato dal Dipartimento di medicina legale della Marina Militare Italiana al comando della Nave Ammiraglio Magnaghi. Nel comunicato si obbliga la nave all’ormeggio in arsenale, a La Spezia, per una contaminazione delle acque presenti a bordo, che non sarebbero “batteriologicamente conformi all’uso umano”. La nave Magnaghi è ferma in porto in attesa di una bonifica che coinvolga il pericoloso batterio della Legionella, ma anche, con molta probabilità, altri batteri della famiglia dei Coliformi fecali.
Questi batteri sono piuttosto indicativi di quanto i serbatoi d’acqua della nave possano essere a rischio contaminazione, come è appena successo nel caso del traghetto della Mo, poi rientrato in attività (clicca per leggere la notizia nelle News Technodal)
La comunicazione del Dipartimento di medicina legale della Marina ha effettuato controlli a campione in diversi punti di prelievo sulla nave, esattamente come è prassi usuale, e in molte occasioni riscontrato una carica batterica pericolosa. Lo stesso ufficio impone di ripetere i campionamenti dopo le opportune disinfezioni, con prodotti adatti.
La notizia è trapelata attraverso un comunicato di Luca Marco Comellini, segretario del Partito per la tutela dei diritti dei militari e forze di polizia, che ha diffusio via web il risultato delle analisi. L’attività della Nave Ammiraglio Magnaghi, comunque, era già stata fermata. L’equipaggio è ovviamente preoccupato, e lo è ancora di più pensando all’imminente partenza per una missione in Libano, vero cui la nave sarebbe già in rotta, se non fosse stata fermata. Rimane il sospetto che nelle acque destinate all’uso umano possano essersi annidati e aver proliferato sia il batterio della Legionella, responsabile della malattia del legionario e della febbre di Pontiac, sia molti coliformi fecali, provenienti dalle acque di scarico della nave, e sintomo di una contaminazione dovuta all’inefficente procedura di potabilizzazione, clorazione e disinfezione dell’acqua di bordo.
Nessun militare è stato per ora ricoverato o ha manifestato malessere. La situazione sembra sotto controllo e le procedure attivate per tempo.