Acquedotto di Roma a rischio contaminazione
L’Arpa Lazio, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Lazio, ha riscontrato concentrazioni di tricloroetano e piombo superiori alla soglia prevista per le acque sotterranee. Il pericolo e l’apprensione sono palpabili, si parla delle sorgenti dell’Acqua Vergine, una delle risorse più importanti della Capitale, e utilizzata da Acea per collegare una gran parte dei rubinetti di Roma.
I gruppi organizzati di quartiere hanno lanciato le prime richieste di soccorso al Comune più di dieci anni fa, ma nulla, o quasi è stato fatto.
Il punto più a rischio di questa area sembra un lembo di terreno in via di Salone, vicino a Via Cipolletti, a due passi da un campo ROM fra i più grandi in Europa, dove sembra siano stati sversati rifiuti altamente tossici, almeno fino al 2005. L’Italgas è stata incaricata di effettuare una bonifica del sottosuolo, ma l’operazione è stata impedita proprio dalla presenza in quantità enormi di rifiuti al di sopra della superficie, che non permettono l’accesso sicuro al primo strato di terra contaminata.
Italgas, dunque, non può procedere, e nel 2015 sono stati rinvenuti, fra gli altri, anche arsenico, berillio, piombo, selenio e tallio. Tutti elementi chimici cancerogeni.Recente è la valutazione del direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Fabrizio Magrelli, che mette in guardia i residenti della zona Salone dai rischi derivanti dall’esposizione ai contaminanti. “La valutazione epidemiologica – si legge nella relazione – sullo stato di salute della popolazione residente, elaborata dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale, fornisce informazioni degne della massima attenzione in merito ad alcuni eccessi di mortalità e morbilità, nonché di malformazioni congenite, che richiedono, ad avviso dello scrivente, adeguati interventi da parte del Sindaco in qualità di Autorità Sanitaria, anche nell’ambito delle Conferenze dei Servizi che stanno ridefinendo i contenuti dell’Autorizzazione Integrata Ambientale”. Ora la richiesta di chiarimenti è stata girata al Sindaco Virginia Raggi, che ha poteri specifici relativi alla sicurezza e la salute dei cittadini di Roma, e alla quale è stato chiesto di presentare un progetto con l’oppportuna documentazione e valutazione.
Intanto seguiamo con attenzione e preoccupazione una vicenda che potrebbe coinvolgere decine o centinaia di migliaia di cittadini. La Technodal è in prima linea nel settore acqua, e la situazione diventa ogni giorno più pericolosa, anche perchè i rifiuti, nonostante tutto, non cessano di arrivare.
La contaminazione dell’acqua di una delle falde più importanti di Roma sembra essere uscita dalla fantasia di uno sceneggiatore televisivo, e di un telefilm sulla Terra dei Fuochi in Campania: è, purtroppo, tutto vero.
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